"IL MEDICO DEL FUTURO" - TRA COMPETENZE E TECNOLOGIA NASCE LA MEDICINA DI DOMANI

IL GRANDE BALZO DOPO IL COVID-19

Dando uno sguardo al recente passato, la pandemia da Covid-19 ha posto la Sanità italiana di fronte a sfide sicuramente difficili e provanti.

Questo ha reso necessario un ripensamento intorno a modi operandi ormai anacronistici, facendo emergere criticità ma anche stimolanti novità.
Si pensi ad esempio all'utilizzo di piattaforme digitali per favorire la collaborazione tra medici e pazienti. Al giorno d'oggi, termini come tele-consulto, tele-visita o tele-monitoraggio sono diventati ormai di uso comune, insieme ad una varietà sempre più ampia di applicazioni digitali per la salute.
La trasformazione digitale e lo sviluppo di intelligenze artificiali stanno lentamente cambiando il volto della sanità, fornendo nuovi strumenti di dialogo con i pazienti ma anche tra gli stessi professionisti del settore.
Il mondo della medicina appare dunque "maturo": le sfide che ci attendono richiedono a gran voce un nuovo approccio, a partire dalla figura del medico.

QUALI COMPETENZE?

In un ecosistema sanitario sempre più incentrato sul paziente, l'ibridazione dei saperi e l'accostamento tra medicina e ingegneria biomedica appaiono come gli ingredienti necessari a chiunque voglia fare della medicina la propria missione di vita.
Negli ospedali e nei centri di ricerca si moltiplicano le tecnologie applicate a diagnostica e prevenzione, con le imprese in prima linea nel favorire una transizione digitale capace di sviluppare nuove cure, creare device e macchinari.

A tal proposito, durante il convegno "Medtech, presente e futuro, Università e imprese disegnano il domani", organizzato lo scorso luglio dall'Università Campus Bio-Medico di Roma, sono state riportate in sette punti le caratteristiche di cui dovrà essere in possesso il medico del futuro:

1. Ibridazione dei Saperi, per affrontare l'innovazione ed essere pronto alle nuove sfide;
2. Mentalità Aperta, per integrare nuove tecnologie e metodo scientifico;
3. Trasversalità, per ampliare i propri orizzonti professionali;
4. Flessibilità, legata all'operato in diversi settori sanitari;
5. 100% Medico, unendo le capacità tecniche alla dimensione personale del paziente;
6. 100% Formazione Ingegneristica, per lavorare al meglio con i nuovi device;
7. Capacità di gestire le problematiche etiche, in particolare tra paziente e tecnologia;

Il medico con cui ci rapporteremo in un futuro non troppo lontano dovrà anche essere cosciente del proprio ruolo sociale ed economico, portando valore a sè e alla propria impresa.
Quella che si prospetta è a tutti gli effetti una rivoluzione culturale, e in questo l'Università dovrà necessariamente ricoprire un ruolo di primo piano.

Realtà come la MEDTEC School dell'Humanitas University, o i corsi di Laurea promossi dal Campus Bio-Medico ""Medicina e Chirurgia "MEDTEC" e "Biomedical Engineering", costituiscono l'avanguardia nazionale di questo cambiamento.
Da sempre chiamata ad interpretare i segni del proprio tempo, l'Università sarà tenuta a confermarsi come quel luogo dove l'esperienza si mischia con l'innovazione, in cui si crea quella commistione di linguaggi e quella sinergia che trasforma le potenzialità in risultati fino ad allora nemmeno ipotizzati.

IL FUTURO É OGGI

Risale a pochi giorni fa la notizia dell'accordo tra Istituto superiore di sanità e l'Ente Nazionale di Previdenza "Enpam".
In occasione della seconda edizione di Tech2Doc, l'Iss ha ottenuto la possibilità di utilizzare l'omonima piattaforma online per formare i medici dell'era post-covid, in particolare sui temi dell'innovazione e della tecnologia legata alla salute.
Si tratta di un passo, l'ennesimo, verso quella digital health già promossa dal sistema digitale open source "Openet" - nato con l'obiettivo di concedere tempo al medico di famiglia, così che possa avere più energie da dedicare ai pazienti - oltre che dal trend della medicina personalizzata e di prossimità.
L'evoluzione degli strumenti e delle procedure consente oggi di registrare e analizzare enormi quantità di dati, raccolti tramite device e capaci di prevenire patologie, effettuare diagnosi precoci, monitorare a distanza i pazienti, modulare le terapie, personalizzare i trattamenti e i processi di riabilitazione.

É ovvio che cambiamenti di questa portata necessitano - tanto oggi quanto nel prossimo futuro - di un fisiologico periodo di adattamento. La pandemia, aldilà degli evidenti disagi, ha rappresentato in questo senso un decisivo fattore di accellerazione.
Dal 2020 le domande di brevetto nei settori delle tecnologie mediche, della farmaceutica e delle biotecnologie sono in continuo aumento, sintomo di come sempre più professionisti avvertono il bisogno di potenziare il proprio know how, collaborando e integrando la propria mansione nella direzione di un ecosistema innovativo e dalle dimensioni globali.

Di seguito, alcuni link di approfondimento:

Highlights del Convegno MEDTEC

Intervento "Le competenze del medico del futuro" al Tec2Doc 2022

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